Lo Core Cortese - BACCAMBA'RUS

Omnia quae nunc vetustissima
creduntur, novafuere
Baccamba'rus
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Lo Core Cortese

Rime
Lo Core Cortese

Segugio all’adombrar furore del popolo
Si nascose in mezzo alla fessa folla
Seppia di male pingue elf’atale
Nessun può dir di dove giacess’ossa
Come e per cui io dico parole di ciò
Che dun fiato straiato dannato io non riconoscei
In lui più alto glamore

C’era di un uomo seppur mallannato
L’animo di tale sospiro fatato…?
Di gente per niente lasciasi influire
Del cuore nell’animo poetò fin’el morire
Morì di una donna che soffer’ ferite
Di gloria spettor per lime infinite
Ma come d’incanto l’uscisse favella
Nessun per di tanto nasciò a lui parolar la bella

Dite che vol volete che sia
Che per dritte derise poesie
Lascia nota su’ddete tolse crisìe
Di crita per crita criton le florò
Dal guizzo di una penna lasciva
Sfuggiva…

Un bosco dannato
Dal nome del fato
Che niente del suo sapor perderverdervelato
Di arguti arbruti a strade e’stridie
Muovettel’ lolui alle brettebe’ vie
Nell’ombra dello scuro sole passò
Inizio per le vie da solo cordò
Cordò la sua anima di spirto ribelle
Senza dare posto a germe e gemelle
Gemi di un d’ooh d’oro dorante
Belante di un bigio tesoro sembiante

Sembrava gremito di forte farcito
L’amore del’idei
Giace anfin lei
Per donna di sotte sottilin carezze
senza altro perì lo Core Cortese
Baccamba'rus
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